La terra di Padre Olinto Marella ospiterà i Gruppi di Preghiera e i devoti di San Pio nel tradizionale Convegno del 25 aprile 2020

Lo scorso anno Papa Francesco ha riconosciuto la validità del miracolo nel processo di beatificazione di Padre Marella, esemplare per la sua fede e per il suo spirito di carità. Come Gruppi di Preghiera vogliamo ricordarlo in modo particolare, perché è stato uno dei primi figli spirituali di Padre Pio e, fino alla sua morte, uno dei suoi grandi devoti – scrive Padre Luciano Lotti , Segretario Generale dei Gruppi di Preghiera, nella lettera di convocazione al 61° Convegno dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio dell’Emilia Romagna spiegando le motivazioni del nuovo luogo per questo annuale incontro regionale. Conoscere, alla luce degli insegnamenti di San Pio, le azioni e missioni caritatevoli dei suoi figli spirituali.

Sabato 25 aprile 2020, l’Opera Padre Marella accoglierà i devoti di San Pio e gli amici di Padre Olinto fin dal mattino (l’accoglienza è prevista alle 9:00).

Don Luca Marmoni, Assistente Regionale, accoglierà i partecipanti e Padre Luciano Lotti presenterà il convegno.

Tra gli ospiti del mattino la giornalista Giusy Ferro mostrerà il rapporto che ha sempre legato i bolognesi a Padre Pio e il professor Vincenzo Lagioia analizzerà la figura di Padre Olinto Marella.
La Concelebrazione Eucaristica, alle ore 11:30, sarà presieduta dal Cardinale Matteo Zuppi, sempre molto vicino ai devoti di San Pio.

Nel pomeriggio il Convegno si trasferirà a Maggio, frazione di Ozzano d’Emilia, presso la Casa Madre delle Suore Adoratrici, dove la professoressa Marianna Iafelice terrà la sua relazione proprio sulla Fondatrice dell’Ordine, Madre Francesca Foresti.

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61° Convegno Regionale dell’Emilia Romagna

Chi è Padre Olinto Marella?

padre olinto marella

Giuseppe Olinto Marella nacque a Pellestrina, in provincia di Venezia, nel 1882. Fin dall’adolescenza dimostrò particolare inclinazione alla vita ecclesiastica e, terminate le scuole, frequentò l’Istituto superiore di studi ecclesiastici avendo come compagno di corso Angelo Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII.

Nel 1904 divenne sacerdote. Alcuni anni dopo progettò e realizzò il Ricreatorio popolare a Pellestrina raccogliendo attorno a sé decine e decine di bambini ai quali diede un’educazione scolastica più moderna.
Nel frattempo, la sua vita ecclesiale subiva scosse profonde, nel 1909, dopo aver ospitato lo scomunicato Romolo Murri, suo compagni di studi, Padre Olinto fu sospeso dai suoi incarichi e gli fu vietata l’Eucarestia.

Lasciata la sua terra, risiedette in numerose città per trovare lavoro come insegnante. Conseguì la laurea in Storia e Filosofia e il diploma di Magistero in Filosofia e nel 1924 giunse a Bologna.
L’anno successivo il Cardinale Naselli Rocca lo riabilitò negli incarichi ecclesiali accogliendolo nella diocesi di Bologna. Intrapreso nuovamente il suo percorso ecclesiale, Padre Olinto si dedicò ai poveri e alle periferie della zona. 

“Non si può restare indifferenti di fronte a chi soffre”

Costruisce chiese e progetta la Città dei Ragazzi a Bologna che nel 1954 sarà trasferita a San Lazzaro di Savenna. Nel 1960 Giovanni XXIII scrive al Carinal Lercaro a favore dell’Opera assistenziale di Padre Marella, alla quale dona un milione di lire

Questa la mission dell’opera di Padre Marella:

portare Gesù tra i miseri, con le visite alle famiglie povere, col soccorso a chi ha bisogno, con cure agli infermi, con istruzione ai fanciulli, giovani, ai “lontani”, vecchi, con il prepararli ai sacramenti, a vivere la vita propria e sociale con serenità e coerenza da cristiani.
Accogliere chiunque è in abbandono, in bisogno: bimbi, anche infanti, adolescenti, giovani traviati.
Seguirli senza limiti di età od altro, in tutte le forme o le maniere possibili. Non fissare, non pretendere né rette, né quote, né altro da chicchessia a nessun titolo per sopperire ai loro bisogni, accettando tutto da tutti, dando tutto a tutti in spirito di carità

Padre Olinto Marella

Il 6 settembre 1969 si spegne all’età di 87 anni.  La sua salma  riposa nella Chiesa della Sacra Famiglia in San Lazzaro come da suo desiderio: “Vicino ai miei ragazzi”.

«Padre Marella è l’uomo mandato da Dio che, dopo aver peregrinato e sofferto per sedici lunghi anni, marcisce come un chicco di grano e rinasce come una rigogliosa spiga per portare frutti abbondanti nella ricca, grassa e godereccia Bologna, città famosa per la sua cultura e gastronomia, ma non altrettanto famosa per la sua carità e testimonianza di fede».