Dal pronao di Casa Sollievo della Sofferenza, gli auguri di buon Natale del Vescovo Franco Moscone e di Padre Luciano Lotti

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Cari fratelli e sorelle dei Gruppi di Preghiera,
non è facile dirvi buon Natale, ma quest’anno va detto con più cuore, con più forza e con più certezza di sempre. Il Signore viene ed è presente in mezzo a noi, viene a fare casa in mezzo a noi.
Vi faccio i miei auguri da Casa Sollievo della Sofferenza, la casa ufficiale dei nostri Gruppi di Preghiera, il luogo che Padre Pio ha voluto come segno della nostra presenza di focolai di fede e vivai di carità, nel servizio della carità al malato, al sofferente, al bisognoso.
Casa Sollievo della Sofferenza è, in questo momento, segno di tutti quei luoghi e ambienti che accolgono il sofferente e nel sofferente vedono la presenza di Cristo che è su questa terra, che nasce e si fa presente, che si fa carne.
I miei auguri sono di diventare capaci di scoprire e sentire veramente la carne di Cristo in mezzo a noi, nei nostri paesi, nelle nostre città, nei nostri ambienti; di vederla trasformata attraverso la forza della preghiera e attraverso la tenerezza della carità.
Seguendo il tema di quest’anno “dei avere cura della salute dei fratelli” posso dire che noi Gruppi di Preghiera che soffriamo e preghiamo, siamo persone di carità perché abbiamo sete dei fratelli e nei fratelli riconosciamo il volto del Signore.
Se dobbiamo farci contagiare da qualcosa lasciamoci contagiare dalla santità del nostro fondatore, San Pio da Pietrelcina, e di sicuro saremo nel mondo vivai di fede e focolai di carità.
Auguri a tutti e che il Signore e Padre Pio ci accompagnino sempre.

Padre Franco MOSCONE crs
Arcivescovo Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo
Direttore Generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio

 

 

Cari fratelli e sorelle,
i nostri auguri vogliono essere soprattutto una fiducia nella vostra preghiera.
A Natale ci si augura la felicità, il bene, ma a volte si tratta di felicità e bene che non hanno nome. È con la preghiera che questo bene acquista un nome: il nome di Gesù.
È vero, è un Natale un po’ difficile quest’anno. Un Natale che in qualche modo ricorda quello vissuto da Padre Pio durante la guerra quando si lamentava, sconsolato, di aver vissuto il suo Natale da solo in caserma. Ma quel giorno, disse poi in seguito, era comunque riuscito a celebrare l’Eucarestia.
Il Natale è questo: credere che l’Eucarestia rende presente Gesù nella nostra vita. È con questa fede che noi celebriamo il Natale e vi facciamo i migliori auguri.
Pace e bene a tutti

Padre Luciano Lotti
Segretario Generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio