5 maggio: giornata per Casa Sollievo della Sofferenza

«Che bello se il 5 maggio fosse per tutti una giornata che ricorda i nostri fondamenti: preghiera e carità – ha annunciato padre Franco Moscone nel corso del Convegno Nazionale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio nel luglio 2019 – preghiera per chi ha bisogno, per chi è in sofferenza, e carità verso Casa Sollievo, opera che unifica e che chiama all’attenzione dei malati e sofferenti i Gruppi di tutto il mondo».

Il 5 maggio, giorno d’inaugurazione di Casa Sollievo della Sofferenza, è stata scelta come data simbolo che segna la nascita dei Gruppi di Preghiera, ai quali il Padre affidò la sua Creatura chiedendo loro di prendersene cura con la preghiera e le azioni caritative.

È in questa occasione che i Gruppi di Preghiera celebreranno la Festa della Carità e per ricordare la loro unione con la Casa Sollievo della Sofferenza «sarebbe bello promuovere una colletta ufficiale di tutti i Gruppi di Preghiera del mondo a beneficio dell’Opera di San Pio» ha concluso nel suo intervento del 2019 l’arcivescovo.

Quest’anno, l’aiuto caritatevole di tutti i Gruppi sarà destinato a Casa Zeni, piccola creatura dell’Opera di San Pio da Pietrelcina.

Casa Zeni

Quando la malattia colpisce un bambino tutta la famiglia ne risente e, se alla malattia si aggiunge la distanza da casa, la sofferenza aumenta notevolmente. Casa Zeni nasce proprio per accogliere le famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di Oncologia Pediatrica.
La struttura è situata di fronte al Poliambulatorio “Giovanni Paolo II” e contiene 12 camere munite di ogni comfort, una sala giochi e uno spazio comune di intrattenimento.
Il servizio, completamente gratuito, rappresenta una base di appoggio e un punto di riferimento per tutte le famiglie che vi alloggiano per permettere loro di vivere in un clima di amicizia e solidarietà.

Il ricordo di Vera

Mi chiamo Vera e vengo dall’Albania. Avevo una malattia chiamata leucemia linfoblastica acuta.
Sono stata curata a San Giovanni Rotondo, nell’Ospedale di Padre Pio. Dopo le terapie io e mia mamma venivamo ospitate in una casa tanto accogliente chiamata “Casa Zeni”. Lì mi sentivo come se fossi a casa mia. Con la mia mamma cucinavamo, giocavamo insieme. Era bello. Era proprio come essere a casa nostra.

I fratelli Zeni

Ernesto, Silvio ed Enrico Zeni erano tre fratelli di Cavedano, un piccolo paese in provincia di Trento.
Silvio, che di mestiere era spazzacamino, si trasferì a San Giovanni Rotondo per lavoro.
Fu tra i primi offerenti della Casa Sollievo della Sofferenza e sempre accompagnava Padre Pio nelle sue frequenti visite al cantiere.
Su un terreno concessogli dal comune, a poche centinaia di metri dal nascente Ospedale, allestì delle camere che ospitavano i devoti provenienti da lontano.
In seguito alla sua morte, la struttura fu trasformata in una piccola locanda gestita dai suoi fratelli Enrico ed Ernesto e successivamente la donarono a Casa Sollievo della Sofferenza.
Nel 2009, terminati i lavori di ristrutturazione, fu inaugurata Casa Zeni come casa di accoglienza e, dal giugno del 2010, è a disposizione delle famiglie dei bambini ricoverati in Pediatria Oncologica.
Con questa iniziativa la Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza intende venire incontro alle esigenze delle famiglie dei piccoli pazienti, spesso costrette a lunghi e costosi soggiorni.