Giunta nel pomeriggio di ieri, 15 novembre, la statua della Vergine Pellegrina resterà a San Giovanni Rotondo fino a lunedì 27 novembre

È arrivata nel pomeriggio di ieri, 15 novembre 2017, la Madonna Pellegrina di Fatima, accolta da centinaia di fedeli.

La statua della Vergine ha attraversato le vie del paese garganico e, dopo una breve sosta dinanzi la Casa Sollievo della Sofferenza, è giunta nella Chiesa Santa Maria delle Grazie dove fra Maurizio Placentino, 139° ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica.

È la terza volta che San Giovanni Rotondo accoglie Maria di Fatima: era già successo nel 1959 proprio sotto gli occhi emozionati di Padre Pio e nel 2007. Quest’anno i devoti della Vergine vivono una nuova, forte emozione che coincide proprio nell’anno centenario delle apparizioni ai tre pastorelli Francesco, Giacinta e Lucia.

Vi riportiamo di seguito un estratto dell’artico di Giovanni Chifari, pubblicato nel numero di Maggio-Giugno 2017  sulla rivista “La Casa Sollievo della Sofferenza” che ritrae la forte devozione di Padre Pio alla Vergine di Fatima.

Padre Pio e la Madonna di Fatima

Spunti e riflessioni per guardare alle apparizioni di Maria a Fatima con lo sguardo amorevole e devoto di Padre Pio

di Giovanni Chifari

Il 1917 di Padre Pio si apre nel segno di Maria. Quasi sette anni di sacerdozio eppure a causa dell’imperversare della guerra anche per lui, come per altri confratelli, giunge la chiamata alle armi. Inizia un periodo di andirivieni da Napoli, Foggia, Pietrelcina e per ultimo San Giovanni Rotondo. Tutto gli appare incerto e indecifrabile. Così probabilmente il 3 gennaio 1917 Padre Pio da Napoli si reca al Santuario della Madonna di Pompei per onorare la Vergine Madre per una grazia ricevuta, forse per i sei mesi di convalescenza appena ottenuti.

Che Maria potesse apparirgli e rivolgergli un messaggio non era e né poteva essere una novità, visto che quello della giovane donna di Nazareth era per lui un volto familiare, che “vedeva” e incontrava spesso. C’era anzi una tale confidenza che poteva capitare che Maria rimproverasse Padre Pio o si offendesse se lui magari insisteva nel chiederle una grazia, tipo quella inoltrata per anni a proposito del suo ritorno in Convento o quella “inascoltabile”, per la quale fece recitare più volte intere novene, che domandava la sua dipartita da questa terra.

Padre Pio scriveva a padre Agostino e padre Benedetto che proprio nel mese di maggio si sentiva ricolmato di tante grazie e consolazioni da parte della Celeste Madre e che spesso la vedeva accanto a lui, ai piedi dell’altare, mentre celebrava la messa. Padre Pio amò e venerò le apparizioni di Fatima perché lo aveva già fatto la Chiesa, che fin dal 1930 si pronunciò positivamente sull’accaduto.

Il 1959 della Chiesa italiana e di Padre Pio

Il legame tra Padre Pio e la Madonna di Fatima sono fortemente tangibili nel 1959, quando erano in corso le celebrazioni per il centenario di Lourdes. Al soglio pontificio c’è un nuovo Papa, Giovanni XXIII, che tre mesi dopo l’elezione, il 25 gennaio del 1959, aveva annunciato ai cardinali l’intenzione di indire un concilio ecumenico, e la Conferenza Episcopale Italiana, che di lì a poco avrebbe cambiato il proprio statuto, intanto, per l’anno mariano, il 13 dicembre del 1958, aveva approvato il progetto di consacrare l’Italia alla Madonna: centralità dell’Eucarestia e sana devozione mariana, la stessa spiritualità di Padre Pio e la via che egli stesso volle suggerire ai suoi Gruppi.

La devozione a Maria toccava la sfera dei sentimenti del popolo santo di Dio: i vescovi italiani motivarono così la scelta di una Peregrinatio Mariae: «Prima che l’Italia si metta in ginocchio dinanzi alla celeste Regina, un’immagine di lei farà il giro di tutto il territorio nazionale come per invitare di persona il suo popolo a raccolta. Così l’atto che sarà compiuto il 13 settembre a Catania, dove gli italiani saranno spiritualmente presenti, avrà, tra l’altro, il significato di una visita restituita a tanta visitatrice».

Padre Pio “predica” gli esercizi spirituali in vista della “visita” di Maria

Padre Pio aveva cominciato a star male il 25 aprile 1959, proprio il giorno dell’arrivo della statua di Maria in Italia e non aveva potuto partecipare né alle celebrazioni per il 5 maggio, terzo anniversario di Casa Sollievo, né festeggiare il suo onomastico. Poi si era ripreso ma nel mese successivo ebbe un nuovo peggioramento.

La visita di Maria è un “atto di amore” e quindi per accoglierla è necessario farsi trovare pronti; visto il prolungarsi della malattia, a partire dal 31 maggio, dal proprio letto rivolgeva due meditazioni giornaliere, al mattino e alla sera, che venivano rilanciate attraverso degli altoparlanti. Nella settimana precedente all’arrivo della Madonna i suoi interventi audio divennero una sorta di esercizi spirituali per preparare i fedeli a questa “visita”.

Tra le meditazioni ricordiamo: Maria modello della virtù del soffrire: “Vogliamo o non vogliamo, la sofferenza è per tutti – afferma il 31 luglio – ed essa diventa virtuosa per noi imitando la nostra Mamma addolorata”. Il giorno dopo è la volta di Maria come modello della “carità per i poveri defunti”. Per Padre Pio, Maria gradisce particolarmente la preghiera per quanti sono in purgatorio, e lei, spiega l’umile Frate “quando saremo in purgatorio perorerà altre anime per venirci in aiuto” (1 agosto 1957). Maria ama tutto ciò che è virtù. Ne è convinto Padre Pio che il 2 agosto si sofferma sulla virtù della modestia,modestia in tutto, negli sguardi, nel tratto, nel parlare, nel pensare”, perché la modestia è “lo specchio dell’anima”.

L’incontro con Maria

Giunge il 5 agosto, una data cara a Padre Pio, il giorno della trasverberazione del cuore, e così di fronte a tale Madre che viene, il sacerdote invita tutti a fare un “sacrificio” per Maria, «essere perseveranti e costanti nell’amore al Figlio suo». Spunto importante, perché suggerisce che la cosa più gradita a Maria è l’amore per Gesù.

La mattina del 6 agosto Padre Pio riesce a scendere in Chiesa, “s’incontra” con Maria, la statua è abbassata dinanzi al suo viso e lui la può baciare. Poi la statua sarà portata a Casa Sollievo dove verrà fatta passare per tutti i reparti dell’Ospedale e offerta alla venerazione di tutti i fedeli ammalati e del personale. Nel consueto messaggio giornaliero, Padre Pio s’impegna a guidare i fedeli verso una sana e corretta devozione a Maria, affermando che non ci si deve “limitare a un semplice entusiasmo” ma questi sentimenti devono essere permanenti, “come permanente è l’occhio della Mamma nostra su di noi”. In serata la statua della Madonna è portata sul terrazzo dell’Ospedale da dove dovrà ripartire in elicottero. Padre Pio, dalla finestra del coro del convento, vedendola partire, rivolge questa preghiera: “Mamma mia, sei venuta in Italia e mi sono ammalato (25 aprile 1959), e ora te ne vai  e mi lasci ancora ammalato”. E mentre dice queste parole, si sente attraversare da un brivido che ne scuote profondamente il corpo, una sensazione di “calore e benessere”. Così si trova guarito. Dirà in seguito: “La Madonna è venuta qui perché voleva guarire Padre Pio”.

Due doni di Padre Pio per la Madonna di Fatima

Come segno del suo ringraziamento e della sua venerazione per la Santa Vergine, Padre Pio, tramite un suo figlio spirituale, fa pervenire a Fatima un crocifisso bronzeo e il rosario d’oro che lui stesso pose sulle mani della statua “pellegrina” il 6 agosto, doni conservati nell’archivio del Santuario portoghese. A Padre Pio fu inoltre regalata dai Conti do Paco da Lima del Portogallo (1960) una statua della Madonna. Essa fu collocata nella sagrestia di S. Maria delle Grazie dinanzi alla quale l’umile Frate sostava in devota preghiera prima e dopo la celebrazione della messa.