Preghiera, testimonianza e profezia: l’impegno dei Gruppi di Preghiera

Nel mese di gennaio ricordiamo una data importante.
Il 22 gennaio 1903 il giovane Francesco Forgione diventa fra Pio da Pietrelcina. Lo stesso giorno, un anno dopo, fra Pio farà la sua professione religiosa promettendo di osservare la regola di San Francesco, vivendo in obbedienza e in castità

 

 

Il nostro impegno in 3 parole: preghiera, testimonianza, profezia

PREGHIERA

Annita, non dimenticate mai di pregare per tutti gli esposti di bisogni, e così, senza essere né un apostolo né un sacerdote e né un missionario, ne conseguirete intanto quella corona che il Padre celeste preparò ab eterno a costoro.
[Padre Pio]

Rimaniamo incuriositi o anche estasiati di fronte ai tanti fenomeni di bilocazione nella vita di Padre Pio che sono stati testimoniati durante la sua esistenza. Proviamo ad andare oltre il prodigio e a leggere quel segno che il Signore da a noi oggi. Dobbiamo essere capaci di ascoltare la sete di Dio che c’è in ogni parte del mondo. Nelle nostre intenzioni di preghiera quotidiana non dimentichiamo mai di chiedere al Signore che venga il Suo Regno, che mandi operai nella sua messe.

TESTIMONIANZA

Aiutami tu pure; so che Gesù ti vuole tanto bene, e lo meriti. Dunque parlagli per me, che mi faccia la grazia di essere un figlio meno indegno di san Francesco, che possa essere di esempio ai miei confratelli in modo che il fervore continui sempre e si accresca sempre più in me da far di me un perfetto cappuccino.
[Padre Pio]

Coreografie, simbolismi, immagini, tatuaggi. Spesso l’insicurezza viene nascosta dal segno, dal rumore, dalla paura di mostrare la vera immagine di sé, ma poi resta il vuoto, la solitudine e l’abbandono. Ognuno di noi – che diciamo di essere cristiani – può diventare immagine di speranza, offrire un’immagine diversa tra le mura di casa, in ufficio, nella scuola o lungo la strada.

PROFEZIA

Ora comprenderai, mia buona figliola, perché l’anima che ha scelto il divino amore non può rimanersene egoista nel cuore di Gesù, ma si sente ardere anche della carità verso i fratelli che spesso fa spasimare l’anima.
[Padre Pio]

Andare verso l’altro accoglierlo nella sua storia una vita che non si deve cambiare ma che va vissuta con lo Spirito Santo.
Noi possiamo essere l’Angelo Raffaele e curare le ferite del cuore: le nostre mani, i nostri occhi, le nostre parole possono essere medicina di Dio. Noi possiamo essere l’Angelo Michele: non giudicare, non rinfacciare il peccato, ma aiutare a rialzarsi; non chiudere la porta, ma aprire cammini di speranza.

Il 22 gennaio celebreremo la giornata della fedeltà, impegniamoci a questo: essere missionari essere fedeli a Dio che ci manda a portare la sua Parola sino ai confini della terra.

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