La cronaca del 32° raduno dei Gruppi di Preghiera a San Giovanni Rotondo

È stato considerato l’incontro nazionale di ripartenza, il 32° Convegno dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio d’Italia, svoltosi a San Giovanni Rotondo il 18 e 19 settembre presso l’auditorium Maria Pyle.

«Seguite la strada nella quale Dio vi ha posti»  è stato il tema del convegno. Lo stesso tema guiderà i Gruppi di Preghiera per tutto l’anno pastorale 2021/2022, un desiderio di ripartire e di ricominciare con San Pio da Pietrelcina. Quest’anno sarà per i figli spirituali del Santo una sorta di nuovo inizio accanto e nel nome di Padre Pio.

I lavori del primo giorno

L’inizio dei lavori è stato preceduto dalla Santa Messa celebrata nella basilica di San Pio da Pietrelcina da padre Franco Moscone, presidente dell’Opera di Padre Pio e direttore generale dei Gruppi di Preghiera.

«Quest’oggi, dopo due anni segnati dalla pandemia – ha affermato l’arcivescovo nel corso dell’omelia – vogliamo presentarci con gioia ed esultanza a San Giovanni Rotondo, perché gioia ed esultanza raccontano la concretezza di un percorso che porta alla santità».

Al termine della Celebrazione sono state portate in processione e benedette le nuove “Fiamme dei Gruppi di Preghiera” donate in occasione del 65° anniversario di Casa Sollievo della Sofferenza da numerosi Gruppi di tutto il mondo.

Con l’intervento del direttore generale di Casa Sollievo si sono ufficialmente aperti i lavori congressuali: Michele Giuliani ha ringraziato tutti i presenti per la numerosa presenza che «testimonia che i Gruppi di Preghiera sono vitali, sono fiamme che ancora ardono attorno a Casa Sollievo»; ha poi fatto un veloce excursus sull’impegno sempre attivo che l’Ospedale di San Pio ha avuto questi lunghi mesi di pandemia affrontati con non poche difficoltà, ma sempre con il grande supporto caritativo e spirituale dei tanti figli di Padre Pio sparsi in Italia e nel mondo.

Successivamente il medico geriatra Leandro Cascavilla, vice direttore generale dei Gruppi di Preghiera, ha presentato gli interventi e gli oratori che avrebbero accompagnato i convegnisti nelle due giornate congressuali, offrendo poi la sua testimonianza “in prima linea” della battaglia al Covid, vissuto come “periodo di prova sul piano professionale, umano e spirituale”.

Nella sua lectio magistralis – “i Gruppi di Preghiera di Padre Pio: una vita che ricomincia” – padre Franco Moscone ha affrontato il tema della ripartenza: ricominciare, ritornare, ripartire, ricordare sono verbi che fanno parte del carisma dei Gruppi di Preghiera e coniugano nella fede e carità un altro verbo con il medesimo prefisso: RI-SORGERE. Padre Franco ha poi invitato i Gruppi a vivere e vedere il momento di chiusura pandemico come occasione per una nuova semina e per dare vera sostanza alla seminagione ciascuno deve impegnarsi quotidianamente in tre esercizi: ascolto, dialogo e discernimento.

Padre Luciano Lotti ha poi affrontato un tema d’attualità che coinvolge non solo le nuove generazioni, ma tutte quelle che si affacciano nel mondo digitale. Con l’intervento su “i social e i media: una piattaforma per incontrarci, conoscere e… discernere”, padre Lotti ha mostrato come nel mondo dell’internet ci sia “una Babilionia di fake news”. Ha poi approfondito: «anche nel mondo di Padre Pio, non mancano coloro che diffondono notizie imprecise o interpretano in modo errato il suo messaggio. I Gruppi di Preghiera sono al servizio della Chiesa e della verità; ogni strumento è valido per conoscere Padre Pio e la sua spiritualità, ma è veramente necessaria una formazione alla verità per liberarci da tanta cattiva informazione, per vivere meglio il dono che tutti abbiamo ricevuto».

Nel pomeriggio, i lavori di gruppo sono stati occasione di scambio di opinioni, esperienze e  testimonianze. La visita di padre Franco in ciascun gruppetto di lavoro ha permesso ai vari partecipanti di porgere le proprie domande e considerazioni direttamente al direttore generale.

I lavori del sabato si sono conclusi con la cena comunitaria, anch’essa occasione di conoscenza e agape fraterna, seguita dalla fiaccolata celebrata presso la basilica di San Pio.

 

I lavori del secondo giorno

La giornata di domenica ha preso il via con la celebrazione eucaristica presieduta da padre Franco. Nel corso della sua omelia ha sollecitato tutti ad essere seminatori di pace: «questa è la nostra missione di cristiani, discepoli di Cristo. L’esempio di Padre Pio che è stato il “Cireneo” dell’umanità, anche dal punto di vista fisico, ci aiuti ad assumere gli abiti del servo e solo così diventeremo anche noi portatori di pace per un mondo nuovo e per una Chiesa vera e autentica».

In auditorium, Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino, ha raccontato la sua esperienza con l’Arsenale della Pace, una realtà missionaria seguita in tutto il mondo. Il momento di confronto con i Gruppi di Preghiera, molto intenso e carico di emozioni, è stato occasione di scoperta e conoscenza di un movimento che, proprio come l’Opera di Padre Pio, si occupa del sollievo della sofferenza.

Leandro Cascavilla ha ripreso la parola per presentare il nuovo sussidio dei Gruppi di Preghiera identificato come “quaderno zero”. L’obiettivo dei nuovi quaderni è quello di offrire a ciascun Gruppo uno strumento adeguato che ne stimoli il cammino in una direzione comune a tutti gli altri Gruppi come segno di unità, di comunione e di condivisione di un unico carisma.

I lavori si sono conclusi con il saluto di padre Franco che ha così affermato: «Cari fratelli e sorelle dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, continuate a pregare sempre. La preghiera è il primo gesto di comunione tra di noi. La funzione dei Gruppi di Preghiera può essere una grande medicina, una grande cura e sollievo per tante persone che hanno vissuto e si sono trovate di fronte a momenti di difficoltà. Cerchiamo di fare dei nostri Gruppi un luogo in cui le persone possano trovare l’infermeria dell’anima. Continuiamo sempre a seguire la strada sulla quale Dio ci ha posti».

 

 


Gli atti del 32° Convegno Nazionale dei Gruppi di Preghiera

Leggi e scarica gli atti integrali delle due giornate di Convegno

 

Le Fiamme dei Gruppi di Preghiera

In occasione del 65° anniversario di Casa Sollievo della Sofferenza, i Gruppi di tutto il mondo furono invitati ad inviare la propria Fiamma, una bandierina triangolare che viene issata nei giorni di festa sul terrazzo dell’Ospedale di San Pio. La risposta fu immediata e le prime Fiamme giunsero al Centro Gruppi già nei giorni successivi.

In occasione del 32° Convegno Nazionale le numerose Fiamme sono state benedette e padre Franco Moscone, accompagnato da alcuni membri dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, si è recato sullo storico terrazzo dell’Ospedale per issare per la prima volta le nuove bandiere.

La presenza della Fiamme testimonia l’universalità e il respiro che il Fondatore auspicava per la sua Opera, ricorda a tutti che la Casa Sollievo della Sofferenza continua ad essere alimentata dalla fede e dalla carità dei suoi figli sparsi nel mondo.