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Le parole del Padre ai suoi figli

Il Fondatore


 

La parola del Padre ai suoi figli

Miei cari figli d'Italia e del mondo, a voi tutti, vicini e lontani, pace e benedizione dal Signore.

Nel rivolgervi la parola in questa solenne e memorabile giornata, il mio animo è ripieno di grande commozione nel constatare l'opera della Divina Provvidenza che in questi dieci anni, in modo veramente prodigioso, si è manifestata così largamente benefica a pro della “Casa Sollievo della Sofferenza”.

Riguardando indietro fino alle umili origini e ripensando come tutto sia nato dal nulla, risalta maggiormente il miracolo della fede e della carità di cui quest'Opera rende testimonianza davanti agli occhi di tutto il mondo. Siano rese infinite grazie al Signore e alla Vergine santa, e siano benedetti tutti quelli che in qualunque modo hanno cooperato alla nascita e allo sviluppo dell'Opera.

Figli miei benedetti, vi ringrazio con tutto il cuore per il dono della vostra generosità, per i sacrifici compiuti, per l'interesse e le premure avute: poiché voi siete stati gli strumenti nelle mani di Dio per la realizzazione di questa “Casa”, in cui le anime e i corpi di tanti nostri fratelli ammalati vengono curati e guariti, mediante l'opera sacerdotale, sanitaria, spirituale e sociale di tutta la organizzazione ospedaliera.

Il mio commosso ricordo e ringraziamento va anche a quelli che fin dalla prima ora collaborarono all'attuazione di quest'Opera ed ora dal Cielo, dove sono andati a ricevere il premio della loro generosa carità, continuano a prestare la spirituale assistenza alla “Casa Sollievo della Sofferenza”.

Ma il mio ricordo e paterno pensiero si rivolge in modo tutto particolare ai Gruppi di Preghiera, ormai diffusi nel mondo e qui presenti oggi, in occasione del decennale della “Casa”, per il loro secondo Convegno Internazionale.

Essi, affiancati alla “Casa del Sollievo”, sono le posizioni avanzate di questa Cittadella della carità, vivai di fede, focolai d'amore, nei quali Cristo stesso è presente ogni qual volta si riuniscono per la preghiera e l'Agape Eucaristica, sotto la guida dei loro Pastori e Direttori spirituali.

È la preghiera, questa forza unita di tutte le anime buone, che muove il mondo, che rinnova le coscienze, che sostiene la “Casa”, che conforta i sofferenti, che guarisce gli ammalati, che santifica il lavoro, che eleva l'assistenza sanitaria, che dona la forza morale e la cristiana rassegnazione alla umana sofferenza, che spande il sorriso e la benedizione di Dio su ogni languore e debolezza.

Pregate molto, figli miei, pregate sempre, senza mai stancarvi, perché è proprio alla preghiera che io affido quest'Opera, che Dio ha voluto e che continuerà a reggersi e prosperare mercé l'aiuto della Divina Provvidenza ed il contributo spirituale e caritativo di tutte le anime che pregano.

Il Signore Onnipotente e Misericordioso, che accetta per Se stesso ogni beneficio fatto ai fratelli sofferenti, Vi ricompensi a mille doppi, con una misura piena, pigiata, sovrabbondante.

Come pegno di spirituale riconoscenza e gratitudine offro per tutti voi la mia preghiera e sofferenza quotidiana, il ricordo nel Santo Sacrificio della Messa, in cui vi presento davanti al Trono della Divina Maestà, implorando grazie e benedizioni per tutti; in modo particolare per gli ammalati di “Casa Sollievo” e per tutti gli ammalati del mondo spiritualmente accomunati in una sola famiglia dai vincoli del dolore e della carità, esortandoli a sopportare cristianamente la loro sofferenza in unione ai patimenti di Gesù e della Vergine Santa.

Sia lodato Gesù e Maria!

 


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