SIUMB
Lo sviluppo delle tecniche che utilizzano ultrasuoni a fini diagnostici ha avuto una evoluzione complessa, in Italia e nel mondo, senza un punto di riferimento unico. Medici di estrazione culturale diversa, in centri differenti, si sono infatti dedicati all’ecografia, ciascuno affrontando gli argomenti, tecnologici, fisici o clinici, più consoni al proprio bagaglio culturale specialistico.
Il lavoro dei primi pionieri italiani inizia alla fine degli anni ’60 ed all’inizio del decennio successivo. In principio l’interesse per la diagnostica ecografica si diffonde soprattutto tra specialisti in cardiologia, oculistica, ostetricia e neurologia, i settori in cui sembrano più promettenti le prospettive di questa nuova tecnica. Sono relativamente pochi i radiologi, internisti, o chirurghi che si affacciano precocemente alla diagnostica ecografica, verosimilmente in relazione alla complessità delle apparecchiature ed alla difficile interpretazione dei primi risultati. Questa matrice multidisciplinare della diagnostica ecografica fa sì che nasca tra gli “ecografisti” la necessità di confrontare le esperienze e di coordinare la crescita e la diffusione della nuova metodica.