Assistenza donne e bambini abusati
I Pronto Soccorso e gli ospedali hanno da sempre un ruolo fondamentale nell’individuare casi sospetti di violenza. Per questo nel 2009 l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza ha aderito con convinzione al progetto regionale G.I.A.D.A.-Gruppo Interdisciplinare Assistenza Donne e Bambini Abusati.
Il progetto facilita l’accoglienza, la presa in carico e la tutela delle vittime di violenza che accedono in Pronto Soccorso, grazie alla collaborazione, l’integrazione e la sinergia di una rete inter-istituzionale e interdisciplinare socio-sanitaria.
L’Ospedale deve essere percepito come un ambiente alleato, un porto sicuro.
Il Pronto Soccorso, nello specifico, è un luogo dove prima o poi, nel corso della storia di maltrattamenti, la vittima di violenza giunge. È quindi necessario che il personale sanitario sia preparato attraverso adeguati percorsi formativi e possa far riferimento ad un protocollo operativo definito e certo.
Le referenti di Casa Sollievo del progetto G.I.A.D.A – Maria Antonietta Antini, medico di Pronto Soccorso, e Giuliana Placentino, psicoterapeuta – hanno quindi stilato il seguente protocollo diagnostico assistenziale per adeguarlo alle recenti linee guida nazionali, che viene attuato con la collaborazione di tutti i professionisti coinvolti: le donne e i minori che accedano al Pronto Soccorso vengono accolti subito da un infermiere del Triage, preferibilmente di sesso femminile, il quale, attraverso una prima e veloce anamnesi, cercherà di riconoscere la presenza di segnali di violenza, fisica o psicologica, anche quando questa non è direttamente dichiarata dalla vittima.
Da quel momento in poi, per la donna viene attivato un percorso di urgenza relativa, che le garantisce una visita medica tempestiva in un’area riservata e protetta, pensata per ridurre al minimo il rischio di ripensamenti o allontanamenti volontari e nella quale la donna si senta ascoltata nel totale rispetto della sua privacy.
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